Come fare la disdetta dal sindacato e quale modulo utilizzare? I sindacati in Italia sono organizzazioni che rappresentano specifiche categorie di lavoratori. Ogni lavoratore può decidere di iscriversi a un sindacato, di fare la revoca dell’iscrizione per sceglierne un altro, che sia CGIL, CISL, UIL o una qualsiasi altra sigla o rinunciare completamente alla rappresentanza sindacale. Per procedere con la disdetta dal sindacato è necessario seguire una procedura specifica e utilizzare il modulo corretto.
Questa procedura di disdetta che equivale ad rassegnare le dimissioni da associato del sindacato, vale per tutte le sigle sindacali, CGIL, CISL, UIL o sigle sindacali minori.
Così come è libera l’adesione è altrettanto libera la cancellazione dal sindacato. Ricorda che l’iscrizione al sindacato ha comportato il rilascio della tessera sindacale e di conseguenza l’addebito di una trattenuta direttamente sulla tua busta paga.
Disdire la tessera CGIL può sembrare un processo complicato, ma con le giuste informazioni e seguendo alcuni passaggi chiave è possibile farlo in modo semplice e veloce. La tessera CGIL rappresenta l’adesione a uno dei principali sindacati italiani, ma ci possono essere varie ragioni per cui un membro potrebbe decidere di dare la disdetta dal sindacato CGIL, come il cambiamento delle condizioni lavorative o il desiderio di non avere più trattenute sindacali sullo stipendio o sulla pensione.
Per procedere con la disdetta della tessera CGIL, è fondamentale innanzitutto procurarsi il modulo di disdetta adeguato.
Questo modello ti permette di formalizzare la tua richiesta in modo rapido e sicuro. Una volta compilato e inviato il modulo, potrai completare la procedura di disdetta e interrompere le trattenute sindacali sul tuo stipendio.
Se desideri recedere dalla tua adesione al sindacato CISL o UIL, puoi farlo in modo semplice e veloce attraverso questi moduli di disdetta sindacale:
Ricorda che per revocare l’iscrizione al sindacato la procedura varia a seconda che si tratti di un lavoratore dipendente privato, o di un lavoratore pubblico del settore scolastico.
Dovrete inviare la lettera di disdetta del sindacato al vostro datore di lavoro, o all’ufficio di amministrazione della vostra azienda tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o tramite Posta Elettronica Certificata. Ricorda che non è obbligatorio inviare la disdetta al sindacato di appartenenza, ma è buona norma inviarla per conoscenza.
Al modulo sarebbe utile allegare anche:
Oltre a inviare il modulo cartaceo, è consigliabile informare anche verbalmente il proprio rappresentante sindacale aziendale della decisione di revocare l’iscrizione. Questo può aiutare ad accelerare il processo e prevenire eventuali ritardi burocratici. È importante ricordare che la disdetta dell’iscrizione non ha effetto immediato; infatti, possono essere necessarie alcune settimane affinché le trattenute sindacali vengano interrotte definitivamente dalla busta paga. Pertanto, è utile verificare periodicamente lo stato delle trattenute nei mesi successivi alla presentazione della richiesta.
Infine, qualora si riscontrassero difficoltà o ritardi ingiustificati nel processo di disdetta, si consiglia di contattare direttamente la sede del proprio sindacato locale o utilizzare i canali ufficiali di assistenza forniti dal sindacato per ricevere supporto e chiarimenti aggiuntivi. In questo modo, sarà possibile assicurarsi che la procedura venga completata in modo corretto e tempestivo.
Se sei un dipendente della scuola la lettera di disdetta sindacale per cancellarsi e ritirare la delega deve essere inviata alla tesoreria della provincia di titolarità tramite raccomandata con ricevuta di ritorno o pec, così come indicato nel sito del MEF sulle Ragionerie Territoriali dello Stato.
Le trattenute sindacali sono importi che vengono dedotti direttamente dalla busta paga del lavoratore a favore dell’organizzazione sindacale (CGIL, CISL, UIL, o altre sigle) alla quale si è iscritto.La trattenuta sindacale consiste in un contributo economico volontario che ha lo scopo di sostenere l’attività del sindacato.
Per calcolare la trattenuta sindacale si deve innanzi tutto capire a quale percentuale corrisponde. Di norma la trattenuta sindacale corrispondo all’1% della paga base.
Questo significa che le trattenute sindacali vengono calcolate sullo stipendio minimo sindacale previsto dal CCNL relativo all’inquadramento del lavoratore.
Facciamo un esempio, per uno stipendio mensile di 1400,00 euro, consideriamo la trattenuta all’1%, il lavoratore corrisponderà 14,00 euro mensili. Le trattenute sindacali si calcolano anche sulla 13esima e 14esima mensilità. Quindi il lavoratore che ha uno stipendio di 1400,00 euro mensili verserà al sindacato 196,00 euro annui.
Nella busta paga le trattenute sindacali vengono indicate con descrizione trattenuta sindacale. Non viene mai indicato il sindacato al quale è destinata poiché l’iscrizione al sindacato viene considerato come un dato sensibile.
Quando ci si rivolge al sindacato per la definizione di una pratica pensionistica o la richiesta della Naspi viene richiesta l’adesione al sindacato. Questo comporta la trattenuta sindacale direttamente presso l’INPS.
La disdetta delle trattenute sindacali su pensione o Naspi può essere fatta inviando una comunicazione all’INPS, anche online seguendo questa procedura:
La revoca della trattenuta sindacale avviene dal mese successivo se la procedura viene completata nei primi 15 giorni del mese, altrimenti si dovrà aspettare il mese dello scaglione successivo.
L’INPS, una volta ricevuta la richiesta di revoca, provvederà ad interrompere le trattenute applicate solo nei mesi di Aprile, Luglio, Ottobre e Gennaio.